Corsa alle Banche

Dopo la pubblicazione del D.L. 23/2020 sembra essere partita la “corsa alle banche”. Il blocco produttivo in Italia e le problematiche esistenti anche in mercati esteri di riferimento favoriscono l’incremento del capitale circolante (es., ritardo o assenza di incassi; incremento delle scorte). In assenza di una “riserva di liquidità” costituita nel tempo e adeguata ad affrontare la dimensione del fenomeno, le piccole e medie imprese necessitano di nuova liquidità. Le moratorie introdotte ex-lege dal “Decreto Cura Italia”, prima, e l’intervento di potenziamento delle garanzie pubbliche previste nel c.d. “Decreto Liquidità” spingono decisioni verso nuova finanza, sia pure fatta con il debito. Tuttavia, per poter valutare bene cosa fare, conviene operare – come realizzato con alcuni clienti in questi giorni –  in una logica che preveda “scenari” di intervento in funzione delle scelte strategiche, della struttura economico-finanziaria e della dinamica attesa dei flussi di cassa. Può forse andare bene anche correre dalle Banche – alle quali, peraltro, non risulta cambiato negli ultimi giorni il complessivo impianto normativo e contabile che impatta sulla loro operatività e valutazione. Ma il debito finanziario resta tale in futuro, anche se garantito dallo Stato.

Gc

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